sabato 12 maggio 2018

Bioregionalismo e genetica - Unità della specie umana, nelle differenze....


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La specie umana è una sola ma le differenze sono tante, e soddisfano le diverse opzioni genetiche  e possibilità di vita sul pianeta. 

Esistono sicuramente dei livelli di coscienza ma tali livelli sono parte del processo di sviluppo all’interno della specie. Ad esempio non possiamo dire che chi manifesta tendenza antropofaghe sia diverso dal vegetariano, in quanto razza.


Chi è consapevole dell’unità di tutte le creature e di tutta la vita non è di altra specie di chi si identifica con uno specifico nome-forma od etnia. 


Chi è consapevole dell’unità promuove il benessere di tutti e chi è consapevole della separazione promuove l’interesse del singolo o del gruppo in cui si riconosce. 


Alla fine, dal punto di vista genetico, ogni essere umano è in grado di riprodursi con i suoi consimili, depravati o santi che siano e questa è sufficiente conferma che tutti appartengono alla stessa razza (cosa che non avviene con la copula fra umani e scimpanzè, tanto per dirne una).

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Se pensassimo diversamente commetteremmo l’errore degli inquisitori cattolici che consideravano le streghe e gli eretici come figli del demonio e quindi non appartenenti all’umanità. Ma tali livelli di astrazione sono oggi negati in ogni modo dalla scienza e dalle evidenze.

Ovviamente le tendenze egoiche che spingono gli esseri di bassa consapevolezza a compiere azioni nocive per la comunità trovano espressione in forme di somiglianza energetica (risonanza). 


Come abbiamo visto ad esempio durante il nazismo in cui Hitler e parecchi tedeschi ritenevano di incarnare gli interessi della nazione e addirittura del mondo intero compiendo le efferatezze di cui si sono macchiati.. La stessa tendenza negativa è ad esempio oggi presente nei sionisti, torturatori di palestinesi, e nei banchieri e finanzieri senza scrupoli che opprimono economicamente il resto del mondo.


Ma questo non fa di essi una diversa “razza”…. 

Paolo D'Arpini
 




Post scriptum – Evidentemente le differenze genetiche e di aspetto sono dovuto alla naturalizzazione maturata in uno specifico ambiente e clima, tali differenze, secondo me, vanno comunque mantenute per un arricchimento della biodiversità biologica.

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