martedì 1 maggio 2018

Bioregionalismo e convivialità delle differenze - Festa dei Precursori 2018, resoconto di Michele Meomartino

Treia, 29 aprile 2018 - Escursione erboristica con Aurora Severini


E’ sempre un piacere partecipare alle iniziative del Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia presieduto da Paolo D'Arpini  e Caterina Regazzi. La festa dei Precursori, fin dalla nascita, in quel di Calcata nel Lazio, si pone l’obiettivo di divulgare idee e progetti, spesso ancora in fieri, che poi dopo adeguata maturazione e non senza difficoltà lungo il cammino sanno contaminare in modo fecondo il tessuto sociale in chiave ecologista e bioregionale.

Quello dei precursori è un lavoro prezioso e quasi sempre poco apprezzato, di chi tenda di frantumare la crosta della routine e indica modestamente altri percorsi alternativi, più a misura d’uomo, ai sistemi imperanti.

Così, anche in questa edizione, che si svolge da alcuni anni a Treia in provincia di Macerata, si sono intrecciate più storie e progetti. Dalla lavorazione della paglia con la terra cruda di Ferdinando Renzetti che ha coinvolto decine di persone nella sede dell’Auser Treia, il pomeriggio di venerdì 27 aprile,  alla dotta dissertazione,  
di sabato 28 aprile,  del prof. Alberto Meriggi,  attento storico di queste comunità, che ci ha narrato le consuetudini alimentari delle generazioni passate attraverso le vicende delle persone e dei mestieri coinvolti nel processo produttivo.

Con il Reading multimediale “C’era una volta il pane” di Michele Meomartino (scusatemi per l’auto citazione), un omaggio al principe degli alimenti e alle persone che amano ancora fare il pane, grazie alla lettura a cura del Laboratorio OFFTea, si chiudeva la programmazione pomeridiana del Sabato per poi riprendere dopo cena con i bhajan del vocalista Upahar Anand e del gruppo “Luce di stelle” diretto da Mara Lenzi.

Non meno interessante è stata la passeggiata erboristica della Domenica mattina condotta dalla colta e preparata Aurora Severini. A poche decine di metri dalla Fontana delle due Cannelle abbiamo scoperto una ricchissima vegetazione spontanea sapientemente illustrata con dovizia di particolari e cenni mitologici.

Nel pomeriggio nella sede del Circolo, prima la testimonianza di vita contadina di Simonetta Borgiani de La Rucola e poi gli interventi di Roberto Ferretti e di Loris Asoli hanno dato vita ad un bellissimo incontro che era iniziato con i saluti del vice sindaco di Treia Edi Castellani. L’intervento di Roberto Ferretti, conduttore della Scentella di Petritoli e animatore di importanti iniziative, non ha deluso le attese. Roberto, come sempre, in modo affabile e concreto, con una ricca documentazione fotografica, ci ha raccontato gli ultimi viaggi, Giappone e Belgio, delle Marche in Valigia, un mix tra cibo, arte, cultura e convivialità. Un progetto di turismo di relazione che da qualche anno alcuni operatori della Valdaso sta portando avanti nel mondo.

Apparentemente più ambizioso e idealista è il progetto della “Comunità per un nuovo Mondo” di Loris Asoli e dei suoi amici. Loris, mio vecchio amico con cui ho condiviso la bella esperienza della Rete Lilliput, non è nuovo nell’avviare progetti inediti. Per anni è stato tra i principali animatori della rete di economia solidale marchigiana e grande sostenitore dell’Agricoltura biologica. Oggi, Loris Asoli, non più giovanissimo, ha ancora la forza e l’entusiasmo di un ragazzo nell’intraprendere questa nuova avventura.

Nel corso del pomeriggio tutti hanno potuto integrare con le proprie testimonianze gli interventi dei relatori rivelando una ricchezza di differenze e di sensibilità che trovano, proprio in queste circostanze, momenti di ascolto, di dialogo e di confronto nella difficile ricerca di una “Convivialità delle differenze”, l’unica strada nonviolenta e pacifica, secondo il mio modesto avviso, per una convivenza possibile in armonia con la natura e tutti gli esseri viventi. A “cucire” i vari interventi canti e musiche e la prosa del poeta passotreiese Maurizio Angeletti.

A conclusione della giornata l’intervento finale del gruppo emiliano “Luce di stelle” con musiche e canti che hanno anticipato l’imminente festa del Wesak acquariano. Termino questa mia breve nota con i ringraziamenti a Paolo e Caterina, per la loro proverbiale accoglienza e ospitalità, che fa del Circolo e dei suoi amici una famiglia, come sottolineava amabilmente, in apertura dei lavori, Caterina, non senza un pizzico di emozione. Parto da Treia e ritorno a casa in Abruzzo con un po’ di nostalgia nel cuore e la speranza di ritornare ancora a condividere altre splendide esperienze.

Michele Meomartino



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Alcuni album fotografici dell'incontro:





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Commento/integrazione di Ettore Stella: 

"Non so se riuscirò mai a dare qualcosa di concreto alla causa del bioregionalismo, alla spiritualità laica o all'ecologia profonda, temi tanto cari all'amico, anzi, al fratello Paolo D'arpini. So per certo che quando parto per Treia, ho uno zaino vuoto. Niente da poter regalare ai precursori. E torno a casa che lo zaino è pieno. Di cosa? É difficile descrivere i regali ricevuti, ho sempre la sensazione che qualcosa debba decantare. Le note di un Sitar, le erbe di una scarpata, Ferdinando che canta seduto sul sipario del teatro, Loris e le sue comunità, Roberto in Giappone con le Marche in valigia, Upahar che alla stazione di Macerata urla con le braccia al cielo "Kamin! Osho!", Michele lo "smoderatore", le poesie di Maurizio, la chiave nella porta di Simonetta, una signora con i capelli rossi e i minuti contati, un archeologo coi Ray ban. Con l'occhio del tempo guarderò attraverso questo caleidoscopio di emozioni, esperienze, input e so che qualcosa prenderà forma e sarà modellato dalla mia passione e dal mio talento, tanto che un giorno anch'io partirò per Treia con qualche piccolo regalo. Grazie a tutti. Grazie Paolo e Caterina, vi voglio bene..." 



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Il discorso riprende  in occasione del Collettivo Bioregionale Ecologista che si tiene a Treia dal 23  al 24 giugno 2018: 

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