martedì 20 giugno 2017

Abitanti lungo le strade... esposti al rumore ed all'inquinamento


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Il briefing dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA)  "Gestire l'esposizione al rumore in Europa", che si basa sugli ultimi dati forniti all’EEA dai suoi paesi membri conformemente alla Direttiva sul rumore ambientale, fornisce una stima aggiornata del numero di persone esposte al rumore in Europa e presenta, inoltre, un aggiornamento sulle misure adottate dagli Stati membri dell'UE per affrontarne i problemi correlati.
Il briefing è un follow-up del rapporto dell’EEA “Noise in Europe 2014” e la sua pubblicazione ha coinciso con la “Noise in Europe Conference”, tenutasi a Bruxelles il 24 aprile, e l’"International Noise Awareness Day" del 26 aprile.
L'inquinamento acustico resta un grosso problema per la salute ambientale in Europa e il settore dei trasporti resta uno delle principali cause. Il rumore del traffico stradale è la fonte dominante che colpisce l'esposizione umana al di sopra della soglia dell'UE di 55 decibel (dB) per l'esposizione di giorno e 50 dB per l'esposizione notturna; circa 100 milioni di persone sono esposte al rumore del traffico stradale superiore a 55 dB nei 33 paesi membri del EEA. Di questi, 32 milioni sono esposti a livelli di rumore molto alti (oltre i 65 dB).
Le ferrovie sono la seconda fonte, con 19 milioni di persone esposte a livelli superiori ai 55 dB. Il rumore aereo, vicino agli aeroporti principali, è la terza fonte principale, con più di 4,1 milioni di persone esposte, seguito dal rumore industriale nelle aree urbane, con 1 milione di persone esposte.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il rumore da traffico stradale è il secondo fattore di stress ambientale più dannoso in Europa, dietro l'inquinamento atmosferico, e i suoi effetti derivano principalmente dalle reazioni che questo stress provoca nel corpo umano e che possono anche presentarsi durante il sonno. Questi effetti possono portare potenzialmente a morte prematura, malattie cardiovascolari, compromissione cognitiva, disturbi del sonno, ipertensione e fastidio.
L'Unione europea ha intrapreso diverse misure per affrontare il problema attraverso la Direttiva sul rumore ambientale che richiede agli Stati membri di preparare mappe acustiche destinate allo sviluppo di piani d'azione progettati per prevenire e ridurre l'esposizione nociva.
Il briefing presenta, inoltre, una sintesi aggiornata dei diversi tipi di misure utilizzate dai paesi per ridurre il rumore; queste variano da azioni che controllano il rumore alla fonte, come l'introduzione di superfici stradali a bassa rumorosità, aeromobili più silenziosi e magazzini ferroviari, fino a misure come il miglioramento della progettazione urbana per ridurre i volumi di traffico e limitare gli sviluppi abitativi in aree ad alta rumorosità, e non sorprende che tali misure destinate alla gestione del traffico stradale siano più frequentemente attuate nelle città.

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(Fonte: Arpat)

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