giovedì 13 aprile 2017

Inquinamento atmosferico e monitoraggio satellitare


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Il lavoro dell'Università di Brema fornisce un'importante fotografia sullo stato di salute dell'atmosfera terrestre
Misurare l'inquinamento atmosferico tramite satelliti
I ricercatori dell'Università di Brema - per avere una foto dettagliata dell'aria che respiriamo - lavorano sui dati provenienti dai satelliti di osservazione terrestre, che monitorano costantemente la composizione dell'atmosfera, e dalle misurazioni fatte a terra.
Per rilevare gli elementi chimici che compongono l'atmosfera, gli scienziati lavorano infatti con i dati raccolti da
  • spettrometri,
  • analisi delle particelle nell'aria,
  • rilevamenti satellitari.
L'Università di Brema possiede a tal proposito una stazione di rilevamento mobile che registra la presenza di emissioni industriali e di smog nell'aria.
Le misurazioni dallo spazio sono essenziali perché forniscono un quadro globale, a tutti i livelli, e mostrano come meteorologia e chimica atmosferica interagiscono con le nostre emissioni.
Attraverso algoritmi complessi e macchine dalla potenza di calcolo estrema, i ricercatori verificano poi la coerenza tra le misurazioni dei satelliti e quelle dei sensori a terra.
Nel corso del 2017 l'ESA lancerà il satellite Sentinel-5 Precursor, che fornirà misurazioni sull'inquinamento dell'atmosfera terrestre migliori di quelle degli strumenti attualmente in orbita, permettendo una maggiore qualità dei dati raccolti e la costruzione di modelli previsionali ancora più efficaci.
Una trasmissione del canale televisivo d'informazione Euronews racconta il lavoro del team di ricercatori dell'Università di Brema.

(Fonte: Arpat)

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