venerdì 9 settembre 2016

Settembre... è tempo di macrobiotica bioregionale

Una breve premessa è necessaria, prima di inserire la ricetta suggerita per l'inizio dell'autunno, per spiegare cosa sia la cucina macrobiotica. Saranno così più chiari i benefici che si possono ottenere, seguendo questo tipo di alimentazione, per il corpo e per la mente.
Macrobiotica bioregionale autunnale

Macrobiotica bioregionale autunnale

Makros e bios sono due temini che significano letteralmente vita lungavita piena, vita “sana”.
Questa “filosofia alimentare” è stata introdotta nelle cucine americane ed europee dal medico e filosofo giapponese Nyioti Sakurazawa. Più noto con il nome di George Ohsawa, ha dedicato molti anni di studio e svolto molte ricerche scientifiche per dimostrarne i benefici.
Il modello sul quale ha basato le sue ricerche è il regime alimentare che seguivano i monaci buddisti. Secondo l’antica filosofia cinese, è indispensabile l’equilibrio perché ci sia benessere, quindi le più frequenti patologie insorgono quando c’è uno squilibrio nel flusso energetico e la macrobiotica sconsiglia di nutrirsi con alimenti che presentano un’eccessiva energia yin oppure un’eccessiva energia yang. Si possono infatti, seguendo questo principio energetico, suddividere gli alimenti in base all’energia di cui sono portatori. I cibi che posseggono energia yin sono quelli acidi, come il latte o lo yougurt, la frutta e le spezie; i cibi alcalini sono invece portatori di energia yang, come il sale e le uova.
L’equilibrio di un piatto macrobiotico nasce dalla capacità di bilanciare le energie presenti nel pasto, che sarà così suddiviso: 50% in cereali integrali, (si suggeriscono il riso, l’orzo, l’avena, il miglio, il grano saraceno e il mais) 25% in proteine, di cui il 15% di origine vegetale (le alghe sono comunemente usate perchè contengono sali minerali e vitamine, come l’Iziki), e il 10% di origine animale, (al contrario di quello che si potrebbe pensare, la macrobiotica non è una dieta vegetariana, sebbene sia sconsigliato il consumo della carne e privilegiato invece il consumo di pesce) e il restante 25% del pasto in verdure ( sia cotte che crude) e frutta.
I consigli più importanti per seguire una corretta dieta macrobiotica sono però le seguenti regole, da rispettare scrupolosamente:
1- Consumare frutta e verdura di stagione, evitare dunque il consumo di verdure surgelate o frutti esotici
2- Non usare il sale comune ma solo quello marino integrale (allo stato naturale) ed astenersi dal consumo di zucchero, caramelle, e dolci in eccesso
3- evitare pomodori, patate, melanzane e carne ( eccesso yin per i primi tre elementi, eccesso yang nella carne)
4- evitare latte e latticini e uova, farne un uso molto moderato
5- eliminare il caffè e sostituirlo con il thè, oppure caffè d’orzo
6- mangiare la frutta lontano dai pasti principali
7- masticare il cibo con molta, molta calma (Ohsawa suggerisce di masticare ogni boccone almeno 50 volte!)
Un ultimo suggerimento prima di entrare in cucina: bandire le pentole in alluminio, meglio utilizzare pentole e tegami in acciao inossidabile e ancora meglio teglie in terracotta e cucchiai di legno!
Di seguito una breve ricetta macrobiotica, in linea dunque con la natura e la “stagione del momento” ma prima un piccolo promemoria: se volete, potete fare in casa il gomasio, da usare per insaporire le pietanze. Si procede così:
fate arrostire semi di sesamo ( circa 15-20 cucchiai) in padella finchè non scoppiettano. Metterli poi in un mortaio con del sale marino integrale (1 cucchiaio) e ridurre tutto in polvere. Potete conservarlo in un barattolo chiuso per 15 giorni e usarlo soprattutto con il riso bollito, ma va bene anche per le verdure. Il gomasio è molto energetico, oltre ad avere proprietà fortificanti sul sistema nervoso.
-

Risotto di zucca

Gli ingredienti sono:
1 tazza di riso integrale
2 tazze di zucca tagliata a dadini
3 tazze d’acqua
1 cipolla
2 cucchiai di tofu
2 cucchiai di salsa di soia
un pizzico di sale (marino!)
Mettete nel fondo di una padella la cipolla affettata e sopra sdraiate la zucca tagliata a dadini e in seguito, il riso.
Coprite tutto con 3 tazze di acqua fredda e lasciate cuocere tutto ( possibilmente usando lo spargifiamma) a pentola coperta per circa 45 minuti.
Aggiungere il tofu (precedentemente sbollentato) a metà cottura.
Insaporire a fine cottura con la soia e se piace aggiungere un po' di prezzemolo.

Angela Braghin

(Fonte: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Macrobiotica-bioregionale-autunnale)

Nessun commento:

Posta un commento