mercoledì 17 dicembre 2014

Mercatino di Natale "stupefacente" a Vignola e concerto di chitarra a Spilamberto



A volte i miracoli esistono... Caterina  stasera era uggiata per certe noie avute sul lavoro, per via di un problema con una colonia di gatti randagi a Montese, così era un po' scoraggiata all'idea di dover preparare la pizza con patata che ci aveva promesso. Ma poi si è ripresa stabilendo che la pizza l'avrebbe fatta, visto che l'impasto era già pronto, ma prima saremmo andati a Vignola, dove era previsto un mercatino estemporaneo dei nostri amici "contadini dietro casa". 

Così, armati di sacchetta rosa d'ordinanza, alle 17.15 siamo partiti. In macchina abbiamo fatto in tempo a sentire la notizia radiofonica del rublo svalutato "61 rubli per un dollaro" ed abbiamo commentato le malefatte degli USA che stanno facendo di tutto per rovinare l'economia russa con le sanzioni. 

Ma il cetriolo massimamente va in culo all'Europa, che esportava molti prodotti in Russia ed ora non più. E poi cosa avranno fatto mai questi russi contro l'Ucraina? Vengono accusati di ogni nefandezza contro questa "neo democrazia colorata", eppure hanno mandato tir carichi di viveri  per aiutare gli ucraini assediati e bombardati dai golpisti di Kiev, hanno persino accettato di continuare a rifornire di gas indispensabile alla sopravvivenza ucraina malgrado i debiti contratti da questo stato. 

Insomma i russi non hanno colpe ma le grandi multinazionali ed i banchieri sionisti che stanno dietro a Obama, e che vorrebbero appropriarsi di tutte le risorse della Russia, con tutte le migliaia di miliardi di dollari (rubati ai poveri) di cui dispongono possono manipolare l'economia a loro piacimento e creare crisi ovunque e comunque. Lo vediamo anche noi, con l'impoverimento dell'Europa (e soprattutto dei paesi mediterranei), i grossi produttori USA che inquinano e distruggono e sfruttano ogni popolo nel mondo ed ogni risorsa del pianeta, come  riescono a condizionare la politica economica  mondiale  (l'imminente mannaia del TTIP ne è una prova evidente).  I banchieri e le multinazionali  creano un "terzo mondo ad hoc", per i loro smerci di prodotti industriali schifosi mentre il "terzo mondo" (quello vero) è ora  ridotto nello stato di schiavitù, per gli enormi debiti contratti con gli stessi banchieri. 

Con queste considerazioni siamo arrivati a Vignola ed abbiamo parcheggiato ad una distanza dal centro storico, dove avremmo dovuto cercare l'ubicazione di questo mercatino locale. Caterina non era sicura di dove fosse stato allestito: "in piazza, –diceva la mail". Camminando davanti alle botteghe illuminate e tra l'andirivieni di macchine e persone ho notato la pubblicità dell'ultimo  film panettone "Natale stupefacente", mentre cercavamo una stradina alternativa per non restare asfissiati, ed abbiamo girato a sinistra sotto un portico più tranquillo... 

Dopo poco misteriosamente ed inaspettatamente ci siamo trovati proprio davanti alle bancarelle del mercatino. Abbiamo subito riconosciuto Alberto in mezzo alle sue zucche, la pecorara con le caciotte, Maria e le sue mele.. e lì ci siamo fermati un momento a chiacchierare. Maria diceva di aver appena terminato di leggere "2020, il nuovo Messia", il libro fantaecologico di cui spesso vi ho parlato ed in cui si annuncia la fine del mondo per inquinamento. "Questa storia lascia poche speranze... cosa possiamo fare?" Mi ha chiesto, al che le ho risposto "impariamo a sopravvivere con quel che abbiamo e tu sei già ben messa, non hai pretese, coltivi la terra, sei modesta e sai che togliendoti qualche piccola crosta residua di consumismo ce la farai a restare in vita..". In verità la maggior parte di quei bancarellari, che per pochi euro cedevano le loro ricchezze agricole e si guadagnavano il pane con il sudore della fronte, sono ben capaci di sopravvivenza, e nel numero ci metto anche una buona parte dei loro clienti (noi compresi ovviamente). 

Così abbiamo riempito la sacca rosa in modo "stupefacente": cacciotta di pecora, mele, pote (un'erba selvatica locale), cavolo nero, rafano, un pacco di pasta al mais ed altre leccornie. Poi tornando alla macchina siamo passati davanti alla bottega di un calzolaio e Caterina si è concessa, come auto-regalo natalizio, una cintura di pelle fatta a mano, ne aveva bisogno per un paio di calzoni usati regalateli l'altro giorno da Lucia, una sua sua amica di Bologna.

Ma la serata non è finita lì... Dopo aver mangiato la buona pizza (integrale lievitata con pasta madre) condita con patate di Ivaldo, carciofini e passata di pomodoro di Treia di Gigliola, siamo andati in Piazza Sassatelli a Spilamberto, in un emporio etnico (El camino del Sol) in cui il virtuoso Flavio Stagni di Piumazzo  teneva un concerto di chitarra classica....  

Tutto finisce in musica!    

Paolo D'Arpini


..............................

Servizio Fotografico di Caterina Regazzi:

 






Visualizzazione di CIMG5902.JPG





1 commento: