giovedì 13 novembre 2014

Bioregionalismo e fuochi rituali a Scanno



...il  10 novembre sono tornato a Scanno per i fuochi rituali che si accendono dopo il tramonto sulle montagne che sovrastano il paese. ho girato per le strade  strette del paese guardando negozi di artigianato. quelli del legno espongono chitarre che non  sono strumenti musicali ma telai sui quali sono fittamente tirati fili d'acciaio. la sfoglia di pasta vi si preme sopra con il matterello e ne escono striscioline compatte a spigolo vivo, i maccheroni alla chitarra. ho acquistato del cacioricotta caprino liquirizia in polvere, cannella e pistacchi macinati. poi sono salito a piedi nel bosco a guardare le ultime fasi di preparazione delle torri di legna e fascine, prima dell accensione dopo il tramonto. il giorno dopo a casa mentre preparo un piatto di maccheroni alla chitarra con olio crudo su cui ho spolverato in tre porzioni distinte liquirizia cannella e pistacchio e il cacioricotta grattugiato. maccheroni alla chitarra di San Martino. 

mi evenuto in mente un libro di alan lomax dove si parla di scanno, si intitola l anno più felice della mia vita, viaggio in italia 1954-1955. ceuna foto delle donne di scanno. scrive lomax: in uno strano antico paese , in alto, nella vallata centrale dell abruzzo, ho trovato un po di autentica musica tradizionale. la migliore delle quali ela canzone della vedova:
scura maje
povera me enero il mio destino
da quando sei morto marito mio
perche tueri il sostegno della casa
eri tu che non  facevi andare fuori
i bambini vestiti di stracci
ho chiesto aiuto al vicino e
mi ha chiuso la porta in faccia
sono tornata a casa e
ho trovato i mobili per strada
povera me enero il mio destino

lomax in quell anno girolitalia percorrendo 25.000 miglia con un furgone wolksvagen carico di attrezzature accompagnato dal giovane etnomusicologo diego carpitella. scrive ancora lomax:
l italia euna terra dalle molte voci
alcune aspre e dolenti
altre estremamente arcaiche
nessuna corrisponde alla nostra idea
della bella arte della canzone
eppure in ogni regione sono giunti
fino al nostro tempo un sentimento antico
una cultura locale della bellezza.

non sapevo perche
una vecchia registrazione sul campo
fatta da lomax mi sembrasse  migliore
ma era cosi  (bob dylan)

Scanno edefinita la perla qui lo sguardo e la mente si adattano a un paesaggio fuori dal comune, quello che colpisce ela qualità assoluta della luce e la densità e consistenza dei colori fra tutti il nero dei costumi delle donne, riservate, hanno qualcosa di misterioso che si addice all abbigliamento scuro e celano nel loro  atteggiamento qualcosa di regale. tra i gioielli realizzati a mano  la presentosa, il gioiello più apprezzato dalle donne abruzzesi, una medaglia in filigrana che tradizionalmente si regalava il giorno del fidanzamento. il dolce tipico eil mostacciolo a base di crema di mandorle cioccolato e mostocotto. 

Scanno edefinito il paese dei fotografi, il primo fu il grande fotografo francese henri cartier bresson che transitò in paese nei primi anni 50 a suggellarne limmagine. dopo di lui altri grandi fotografi come giacomelli e berengo gardin. dice mario giacomelli nel 1957: quando  sono andato a fotografare scanno non mi sono fermato un attimo, mi muovevo in continuazione come se ballassi cercando l'inquadratura a me congeniale, in ogni fotogramma ho messo tutto me stesso. gianni berengo gardin tenta un approccio diverso al paese, del quale coglie la trasformazione in atto con la conseguente perdita dei valori più arcaici. ho volutamente ripreso il vecchio e il nuovo poiché entrambi coesistono in quella realta e contrariamente a quello che tanti pensano scanno eun paese vivo e vitale ancora oggi. molti altri fotografi hanno dato la loro interpretazione del paese che ospita spesso workshop e mostre ed evisitato da appassionati di tutto il mondo.

un anima tradizionale intima si sostanzia a scanno con le glorie che bruciano, i grandi fuochi che risplendono la sera del 10 novembre, la sera del capodanno contadino.  alte anche 15 o 20 metri sono i giovani che dai primi di ottobre accatastano legna con la speranza che la propria gloria sia la più bella. prima che i fuochi si spengano i giovani scendono per le vie del paese per fare festa con campanacci e facce tinte di cenere. oggi le glorie di san martino sono come inni all amore autentici falò della fortuna.
queste feste oggi hanno la  funzione primaria di riaffermare la coesione di una comunità che dinanzi alla destrutturazione impostale dall evolversi delle strutture socio culturali vuol continuare a riconoscersi.cosi anche i fuochi, le glorie di scanno dedicate a san martino. i fuochi sono in rapporto anche col tempo solstiziale, hanno una valenza purificatrice, aiutando il debole sole dinverno, procurando luce e calore, scacciano le tenebre, il freddo le malattie e con la funzione  lustrale aiutano il tempo buono a ritornare. nel quadro della festa le enormi cataste di legna bruciate, la fatica necessaria a realizzarle rappresentano una utilizzazione effimera del bene comune, come elemento di potlach che corrisponde a quella cultura dello spreco che eun elemento essenziale nel gioco della festa. (f.quadrini)
scanno luogo di arte e cultura dove i sentieri del cielo si intrecciano con i sentieri umani. sentieri di oreficeria e biscotteria conche e chitarre, sentieri che seguono donne quotidiane di scuro vestite, sentieri d architetture fantastiche

conche di rame
castagne
presentose
e vino novello
glorie di un borgo
chiuso e scuro
come gli abiti

delle sue donne

Ferdinando Renzetti

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