sabato 3 maggio 2014

Treia 2020.... e 2020 il nuovo messia - Discorso del 3 maggio 2014



Il 3 maggio 2014 sono stato all'incontro di presentazione della lista di Franco Capponi che concorre come sindaco al comune di Treia. 


Ero stato invitato da Laura, la moglie di uno dei candidati, alla quale avevo affidato un mio libricino indiano di canti, essendo lei una rilegatrice, che abbisognava di urgenti riparazioni in seguito all'uso pluriennale che l'aveva reso una specie di straccetto di carta. 

Debbo dire che sono rimasto piacevolmente meravigliato del lavoro di restauro svolto da Laura. Il libro adesso sembra quasi nuovo. Ma a proposito di libri debbo anche fare una similitudine fra il nome della lista che si chiama “Treia 2020 Capponi sindaco” ed il libro di Peter Boom (con cui collaborai alla stesura) intitolato “2020 il nuovo messia”. Strano neh? 


Nella prefazione da me scritta dicevo di Peter “Nel libro l'autore insegue una filosofia “dionisiaca”, in cui la forza della natura è sovrana ed incontrollabile. Egli vede infatti questa società consumista come un cadavere, dal cui humus far rinascere la vita”. (vedi:  http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2012/11/2020-il-nuovo-messia-arriva-giusto-in.html)

Beh, nel programma della lista Treia 2020 non si vuole arrivare a questo punto però ho notato con piacere che grande interesse è stato rivolto agli aspetti ambientali ed alla ecologizzazione della struttura comunitaria. Ad esempio è stato detto di un progetto di mercatino a km 0 con prodotti agricoli e artigianali locali, della formazione di un eco-villaggio, di una riduzione dei consumi energetici, di un recupero e valorizzazione degli immobili storici, della costituzione di case famiglia per anziani e di agri-nido per bambini, etc.  Questi temi sembravano essere presenti anche nel cuore dei vari candidati consiglieri comunali che si sono succeduti a parlare autopresentandosi. 

Ma come sempre succede le cose più significative vengono dette a conclusione della parte ufficiale. Riunito attorno al tavolo del rinfresco (a dire il vero un po' carente di cibi vegetariani) il popolo si è lasciato andare a più intime confidenze. Così ho potuto scambiare quattro chiacchiere sul funzionamento dell'impianto termico con il tecnico che era venuto a montare la caldaia a casa di Caterina, poi ho discusso della situazione interna del PD con Adriano, poi con Giovanni ho parlato del campo di bocce e del servizio di taxi condiviso per chi non ha la macchina, abbiamo accennato a progetti culturali e scolastici con Edi...  


Dopo  un po' (in disparte) David mi si è avvicinato per commentare i miei scritti sulla situazione politica di Treia (vedi http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/04/il-cavallo-di-treia-del-25-maggio-2014.html) aggiungendo: “Sei un vero democristiano ti tieni sempre in bilico senza prendere una posizione assoluta.. ma chi è quel Lucifero a cui fai cenno?” 
Ed io gli ho risposto: “E' la tendenza a parlar male della gente, a dividere la società in buoni e cattivi, creando fratture insanabili nella comunità, insomma è il perseguire il proprio interesse a tutti i costi a scapito degli altri”. Laura che era lì con noi annuiva silenziosamente ed anche Davide ci ha pensato un po' su e poi è stato risucchiato dall'incrociarsi degli astanti e dai convenevoli con quelli che ci gironzolavano attorno. 

Mentre mi accomiatavo quasi alla chetichella -come al mio solito- mi son trovato a riflettere sugli strani meccanismi della democrazia e del potere. La democrazia necessariamente prevede che ci siano divisioni e concorrenza fra le parti e che infine vinca la parte che ottiene maggiori consensi. Ma è questo benefico per la società? E questo un modo per soddisfare le reali esigenze di tutta la società? Forse un beneficio  è possibile solo se una volta conclusa la competizione elettorale chi vince è capace di superare le differenze di parte e svolgere una funzione utile a tutti. 

Mi auguro che questo avvenga anche qui a Treia!

Paolo D'Arpini

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