venerdì 28 marzo 2014

Treia News - Cronache gialle, verdi, rosse e marroncine di fine marzo 2014


Treia, fine marzo 2014 - Paolo D'Arpini vicino al  focherello

...sembra che l'inverno sia tornato alla grande. Da diversi giorni qui a Treia piove e tira vento. Non mi basta indossare tre maglioni a cipolla e quel po' di calduccio del caminetto acceso, la sera debbo anche accendere i termosifoni e magari pure la stufetta elettrica... eh, già si vede che con l'età son diventato più freddoloso. L'altro giorno ho trovato due piccioni che stavano facendo il nido nel davanzale di una camera che aveva le persiane a mezz'asta. Li ho scacciati però mi son sentito un po' in colpa... con 'sto freddo poverini avevano trovato un bel riparo... ma come si fa? Beh, almeno campano bene nell'orto dove hanno qualche riparo sotto il poggiolo e rubacchiano il mangime che getto alla gallina. Ah, immagino che sappiate che una gallina, Coccò, la più grande ed affettuosa, è sparita dalla circolazione. Forse essendo avventurosa si è allontanata troppo dall'orto e qualcuno l'ha acchiappata. Ieri le persiane di varie finestre sbatacchiavano per il forte vento e per la pioggia battente ed ho dovuto chiuderle e le mie passeggiate si sono limitate alla piazza... quindi non ho visto i danni causati dal maltempo alle mura. Ho letto sul Resto del Carlino che il “27 marzo 2014  un tratto di cinta muraria è crollato a Treia, la cosa è avvenuta nel primo pomeriggio, a causa della pioggia che cade incessante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. In quel momento, nel tratto venuto giù, almeno una decina di metri, non passava nessuno. Ma le pietre hanno colpito un'auto che era parcheggiata proprio in quel punto”. Un treiese su FB, ha scritto: “...succede anche a Treia! Purtroppo, era stata richiusa una fessura nel muro poco tempo fa ma sarebbe stato opportuno controllare perché si era creata! E ora chi paga i danni ?”. 

Di seguito alcune immagini scattate da Loredana Lausdei di Treia






Anche sul fronte cultural-politico le cose non vanno molto bene.. ma questo ve lo racconterò un'altra volta, intanto vi racconto qualcosa sulle cause della malattia e sul come prevenirla. 

La sera di giovedì 27 marzo 2014 sono stato ad un incontro esplicativo con il dirigente responsabile della Sanità alla Regione Marche, organizzato a Treia da Franco Capponi nella sala Trea. Si è molto parlato di malattie e funzionamento degli ospedali, ritardi nelle liste d'attesa, servizi di diagnostica, visite specialistiche, cure terminali, lunghe degenze, etc. Siccome il discorso lo trovavo alquanto noioso stavo quasi pensando di andarmene a metà conferenza. Ho tenuto duro ed alla fine sono pure intervenuto, prendendo lo spunto da un veloce riferimento fatto ad un certo punto  da Franco Capponi sulla “prevenzione”. 

     Franco Capponi in una foto di Marche TV

Ne ho approfittato subito, mi sono alzato in piedi e sono andato al microfono. Ho esordito dicendo che avevo dubbi sul valore di quell'incontro poiché ritengo che si dia troppa importanza al tema medico sanitario curativo e si tiene poco in conto la prevenzione. Soprattutto quella basata su un diverso stile di vita, diversa alimentazione, ricerca di armonia et similia. Ho fatto un breve riferimento alle indagini dell'OMS sulle cause delle malattie legate all'inquinamento ed allo stress della veloce e parossistica vita moderna. Rintanati in tubi di cemento, in macchine sempre di corsa, in strade puzzolenti, in fast food fetidi che servono cibi avvelenati. E se non sono quelli del fast food i nostri cibi sono quelli del supermercato, precotti o inscatolati, di provenienza ambigua, da cuocere di corsa nei fornetti a microonde. Nessuna meraviglia quindi che la gente si ammali e poi abbia bisogno di cure sistematiche infinite e diventi dipendente da un sistema sanitario fagocitante e dispendiosissimo per il bilancio dello stato. La prima e vera cura è quella che impedisce l'insorgere della malattia, basata sull'alimentazione e sull'abbandono di una vita autolesionista. Ovviamente ho portato il mio esempio personale di vegetariano bioregionalista che non ricorre a cure ospedaliere o simili, limitandomi a farmi cavare qualche dente (quando necessario) e ad usare qualche cremina dermatologica o poco più. Insomma ho rivolto pubblicamente un invito a farci noi stessi curatori della nostra salute a cominciare dall'attenzione su quel che ingeriamo e sul come ci muoviamo... Le reazioni sono state diverse, qualcuno si è risentito qualcun altro alla fine dell'incontro ha voluta darmi la mano..... 

Ho trovato significativo l'articolo ricevuto ieri da Franco Libero Manco sullo stesso tema,  in cui ad un certo punto si afferma: “ Ci si ammala a causa di cattivi stili di vita: droghe, fumo di sigaretta, alimenti voluttuari, mancanza di esercizio fisico. Ci si ammala per mancanza di serenità interiore: stress, ansia, depressione, gelosia, rancore, frustrazioni, preoccupazioni, pessimismo. Ci si ammala a causa di mancanza di ideali positivi....”.

Tranquilli, io sto benone!


Paolo D'Arpini 



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Del tema alimentare  bioregionale se ne parlerà durante la Tavola Rotonda che si tiene al Circolo Vegetariano VV.TT. di  Treia, nell'ambito della Festa dei Precursori, il 25 aprile 2014: 

Programma - 25 aprile 2014, Vicolo Sacchette 15/a – Treia (MC):

Ore 15.30 – Tavola Rotonda “Economia alternativa, agricoltura e società solidale”. Saluti istituzionali della Proloco e del Comune. Introduzione di Paolo D'Arpini. Relatori: Alberto Meriggi dell’Università di Macerata, Loris Asoli della Comunità REES Marche, Michele Meomartino di Olis, Antonio D’Andrea di Vivere con Cura, Benito Castorina dell’Università di Cassino. Moderatrice: Caterina Regazzi.

Info. circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0733/216293

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