mercoledì 18 settembre 2013

Modificata in peggio la legge quadro sulle aree protette


Si addensano nubi all'orizzonte


E' stata approvata al Senato la mozione di urgenza per la modifica della legge quadro sulle aree protette, voluta dal Senatore PDL D'Alì.

Anche Accademia Kronos, dopo aver attentamente valutato i pro e i contro della decisione di giungere ad una modifica della legge quadro sulle aree protette, alla fine si è schierata con il WWF, la LIPU ed altre organizzazioni ambientaliste contrarie a modificare profondamente regole e funzioni in piedi da oltre vent'anni nell'ambito della gestione e della tutela dei parchi naturali.

Accademia Kronos si è sempre espressa in maniera fortemente critica alle nomine dettate dai partiti per i presidenti dei parchi e a volte anche dei membri dei consigli di amministrazione, a scapito spesso di figure scientificamente competenti nella gestione naturalistica delle aree protette. Su alcuni aspetti della Ddl, relativamente allo snellimento burocratico interno e di "approvvigionamento" economico indipendente, l'associazione poteva anche essere d'accordo, ma poi sono emerse profonde crepe nella proposta di legge che non sono piaciute ai dirigenti di AK. 

Tra queste, l'ingresso delle doppiette nelle aree protette attraverso l'ambigua formula del controllo biologico della fauna selvatica, e poi l'apertura a forme di royalty per autofinanziarsi che potrebbero trasformare un parco naturale in un parco giochi. In termini finanziari paradossalmente non verrebbero più "premiati" i parchi virtuosi perché attenti custodi di tutto il territorio e della biodiversità, ma quei parchi capaci di trasformarsi di "Eurodisney" o, peggio, produttori di biomassa per nuove ed inutili centrali elettriche. Vedi, ad esempio, la famosa centrale a biomassa del Mercuri da 4 MW nel Parco Nazionale del Pollino che 7 anni fa Accademia Kronos locale riuscì a bloccare.

Fino ad oggi i 24 parchi nazionali hanno impedito l'ingresso agli speculatori dell'energia, quindi a società di prospezione e di trivellazione per cercare gas metano e petrolio. Da anni esiste un braccio di ferro tra i cercatori di petrolio in Basilicata e i difensori del Parco nazionale dell'Appennino Lucano -Val d'Agri -Lagonegrese. E fino ad oggi si è riusciti ad evitare il peggio. 

Ora questo Ddl, approvato l'altro giorno al Senato con rito d'urgenza, aprirà ai nuovi "cercatori d'oro nero", ma anche a cercatori di legname pregiato, le sacre porte dei nostri templi della natura. Prima i 24 parchi nazionali e poi, successivamente, tutti gli altri regionali e provinciali.


Quello che ha insospettito fortemente Accademia Kronos è stata l'urgenza, la frenesia di far passare subito questo disegno di legge, come se in Italia non ci fossero situazioni ben più urgenti, vedi l'occupazione, l'impoverimento dei ceti medi, la chiusura di aziende e di fabbriche. Strano che un tale rito d'urgenza non sia stato ancora applicato per una nuova legge elettorale, capace di cancellare il vergognoso "Porcellum", che da tre anni tutti i partiti dicono di voler eliminare, ma che ancora non è sull'agenda dei lavori parlamentari. Invece questa dei parchi è passata davanti a tutti gli altri progetti di legge, come una esigenza nazionale improrogabile... ed ora capiamo il perché!

Ennio La Malfa - Presidente di Accademia Kronos


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Scambio di pareri sul tema: 



Raffaele Liaci  - Il controllo venatorio è scienza! Nulla di ambiguo o marziano! Informati prima di parlar male!


Saul Arpino  - Caro Raffaele Liaci , la finalità di un parco naturalistico è quella di mantenere l'ecosistema nelle condizioni in cui si manifesta. Il controllo venatorio sarà anche una scienza ma di alcuna utilità per un'area protetta. La natura all'interno di un'area protetta seguirà il suo corso senza bisogno di ricorrere all'intervento umano. Ove aumentassero gli erbivori potranno spontaneamente inserirsi dei carnivori. Ed anche se non avvenisse quando le condizioni ambientali non consentono più l'espandersi di una specie questa si "restringe" per auto-controllo. Ti ho risposto anche se non sono l'autore dell'articolo, che è Ennio La Malfa. Puoi scrivergli a: ak@accademiakronos.it


Raffaele Liaci a livello mondiale il WWF sostiene:"the organization itself takes no position either pro or con, on hunting…WWF recognizes that responsibly conducted hunting can be an appropriate wildlife management tool, particularly for abundant game that is maintained on a sustainable basis…WWF opposes hunting which might adversely affect the survival of threatened or endangered species…" Solo in italia la caccia è criminalizzata! L'autocontrollo è possibile forse nei grandi parchi ma in italia è pura utopia. Ne sono la prova il considerevole aumento dei danni all'agricoltura e dei danni all'allevamento dovuti alla predazione degli ultimi anni! La caccia o meglio il prelievo SELETTIVO sono da anni praticati all'interno di aree protette in italia, solo che non vengono effettuate da cacciatori ma da organi di vigilanza.... Forse non muoiono se gli spara una guardia?! In questo paese ci si basa più sui sentimenti di pancia che non sulla razionalità ! Nel resto del mondo no....facciamoci qualche domanda...


Saul Arpino  - beh, caro Raffaele, il mantenimento di una dose di aggressività può essere utile alla specie umana, non lo nego, ma in questo momento non mi pare che ci sia molto bisogno di manifestarla.. soprattutto verso gli animali selvatici, che sostanzialmente sono in rapida via di estinzione... Inoltre la caccia oggigiorno è un meccanismo autoforaggiante, la stragrande maggioranza di animali cacciati sono allevati artificialmente ed immessi successivamente nel territorio (ed inoltre alcune specie sono diventate infestanti proprio in seguito a questo processo: vedi l'immissione di cinghiali caucasici che hanno completamente soppiantato i nostri cinghialetti italici ed hanno invaso tutti gli spazi disponibili per assoluta mancanza di nemici naturali). Se proprio proprio si volesse limitare il prolificare eccessivo di alcune specie si può ricorrere a mezzi meno cruenti. Di guerre sul pianeta ce ne sono pure troppe... Non credi?


Raffaele Liaci -  Il mantenimento delle giuste densità di selvatici è un nostro dovere altro che guerra! Non ci sono assolutamente specie cacciabili in Italia che sono in pericolo di estinzione!(C'È LA LEGGE non c'è da inventarsi nulla!!!!). Da questa tua ultima risposta capisco che probabilmente non sai un granché di GESTIONE ... Probabilmente non è il tuo mestiere o la tua passione... Non ti preoccupare a ognuno il suo mestiere! Chiudo perché questa discussione mi sembra abbastanza sterile e senza basi scientifiche.... P.S: Disney non vale come bibliografia!!


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Commento di Ennio La Malfa: "Caro Paolo, c'è ancora chi protegge la caccia come un bene dell'umanità. Come potrà uscire fuori la nostra società da questa anacronistica realtà? Comunque le crepe della futura nuova legge sulle aree protette, non sono rappresentate solo dalle doppiette nei parchi, ma da una subdola volontà di eliminare del tutto i vincoli che proteggono le aree protette...gli amici che hanno risposto indignati, non stando dentro a taluni meccanismi politici, non l'hanno capito. Grazie Paolo - Ennio"

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