giovedì 31 gennaio 2013

9 febbraio 2013 al Ribalta di Vignola (Mo) - Incontro su Bioregionalismo, Ecologia profonda e Spiritualità laica


“Domenica scorsa pioveva forte, ma volevo andare in montagna. Alle 6, con il buio sono uscito con giacca a vento e zaino e mi sono arrampicato sui boschi di Monte Morello. I boschi erano pieni di animali soprattutto caprioli e daini che mi sfrecciavano intorno. Poi l'ho visto, è comparso sul limitare di una radura, alto, imponente, un cervo maschio con un enorme palco di corna. Mi sono fermato ad ammirarlo, ci siamo guardati, è stato un attimo, poi come un sogno è scomparso nel bosco.... ed io ti ho pensato…”  (Castoro Fremente)


"Non c'è gaudenzia senza sofferenzia" diceva spesso un'amica che si chiamava Gaudenzi (di cognome), ed è vero!

Così l'opera alchemica di riunire fratelli e sorelle che perseguono lo stesso fine in un unico contesto è riuscita... La manifestazione prevista il 9 febbraio a Vignola, si farà. Con annessi e connessi. Si farà assieme agli opposti  che ora sono tutti confluiti nel progetto per dimostrare come sia fattibile una società bioregionale armonica, partendo da un piccolo gruppo.  

Ecco di seguito il programma:

Circolo Ribalta -  via Zenzano,  Vignola (Mo)  

9 febbraio 2013 -  Discorso su Bioregionalismo, Ecologia profonda e Spiritualità laica


Inizio alle h. 20.45   
Daniela Galli (bio.logica.it) presenta la serata.
Maria Miani (La Bifolca) Saluto augurale a nome dell'Ass. Agribio E.R. 
Gruppo musicale popolare Lanterna Magica con Piero Negroni - Avvio con alcuni brani per scaldare l'ambiente.

Interventi: 
Paolo D'Arpini (Rete Bioregionale Italiana): introduzione al discorso bioregionale, dell'ecologia profonda e della spiritualità laica.
Alberto Grosoli (Agricolture biologico): Permacultura per la produzione del nostro cibo quotidiano.
Stefano Barbieri (Ass. Genius Loci):  Conoscere il territorio bioregionale camminando.
Caterina Regazzi (Rete Bioregionale Italiana): Rapporto uomo animali. Allevamento industriale e allevamento rurale. 

Ogni intervento sarà intercalato dall'esecuzione di un brano musicale e di poesie bioregionali.
La serata continua con proposte in sintonia di associazioni locali e dialogo con il pubblico. 

A seguire: conclusioni, annuncio di prossimi eventi,  degustazioni  e libagioni con sfiziosità bioregionali a cura di Agribio E.R.  


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Il senso del bioregionalismo come descritto nel Manifesto della Rete Bioregionale Italiana:

La Rete Bioregionale Italiana, nata nella primavera del 1996,  è un insieme di gruppi, associazioni, comunità e singole persone che condividono l’idea bioregionale e in prima persona, nel proprio luogo, si danno da fare per praticarla.

La Rete  è un ‘terreno comune’ per condividere idee, informazioni, esperienze, progetti ma anche emozioni, al fine di sviluppare forme e pratiche - culturali, sociali, spirituali, politiche ed economiche - appropriate di vita in armonia con il proprio luogo, la propria bioregione, le altre bioregioni e l’intera terra.

La Rete è ispirata dal concetto di bioregione, aree omogenee definite dall’interconnessione dei sistemi naturali e dai viventi che le abitano. Una bioregione è un insieme di relazioni in cui gli umani sono chiamati a vivere e agire come parte della più ampia comunità naturale che ne definisce la vita.  




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Articoli sul Bioregionalismo da altre fonti:


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