giovedì 15 novembre 2012

Quelli erano i tempi di Osho.. adesso si chiamano "Osho Times" - Memoria ed invito di Akarmo

There are times and times


Nel 1988, nella allora Comune di Osho a Puna, eravamo in tanti a lavorare alla traduzione delle sue parole in italiano e io ero tra gli “animatori” della nascente nuova rivista Osho Times, insieme ad un affiatato gruppo di amici. Eravamo una dozzina di redazioni, in diverse lingue, tutte negli stessi uffici. 

Che gioia e che onore partecipare a quel lavoro! Al fianco di Osho, in un certo senso, a fare da messaggeri in italiano alle sue parole nate in hindi o in inglese. Ogni copia della
rivista la mettevamo con cura in una busta e la spedivamo ai nostri lettori in Italia con la sensazione di mandare un piccolo tesoro, di spargere semini preziosi in tutte le direzioni: a message in the bottle…

Una sola cosa ci disturbava: gli amici e colleghi che lavoravano al nostro fianco, facendo le stesse cose per le lingue inglese e hindi, avevano vitto e alloggio forniti dalla Comune… noi no!


Abbiamo quindi chiesto ad Anando, allora segretaria di Osho, perché non davano questo sostegno anche a noi e lei lo chiese personalmente a Osho. La risposta non ci fece molto felici… Osho disse che “Questo posto dà sostegno soltanto alle pubblicazioni in inglese e hindi, le altre lingue
devono trovarlo nei loro Paesi”.

Dopo il primo shock ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto il gran passo: di lì a pochi mesi nasceva in Italia Oshoba, il primo negozio con l’intera opera di Osho (libri, musica e video) ed editore della rivista Osho Times italiano. Così facendo abbiamo anche scoperto che Osho ci aveva fatto un regalo mandandoci nel mondo, innanzitutto come individui abbiamo dovuto svegliarci e attingere a risorse interiori ancora sopite. 


E poi il suo lavoro in Italia crebbe a ritmo sostenuto... in quegli anni c’era ancora poco di Osho in giro (al confronto di oggi), solo un po’ di libri già tradotti e i suoi sannyasin animati di entusiasmo che iniziavano ad aprire centri di meditazione.

Da allora a oggi sono successe molte cose in cui Oshoba ha svolto un ruolo centrale, nutrendo il mondo di Osho con una rivista che, in più di vent’anni, continua a rinnovarsi senza perdere profondità, intelligenza e fedeltà al messaggio di Osho. Oshoba mette a disposizione di tutti l’intera produzione di Osho reperibile in italiano, garantisce una distribuzione capillare attraverso un sito dedicato (anni fa era un catalogo), pubblica a proprie spese i libri che i grandi editori non osano presentare, sottotitola e traduce video e DVD, importa dall’estero i CD delle meditazioni ed è diventata, negli anni, il fulcro del più grande festival di meditazione dell’intero mondo di Osho: l’Oshofestival che per molti anni si è svolto a Riccione e che dal 2013 si trasferisce a Bellaria.

Tutto ciò è potuto accadere, fino ad oggi, anche grazie a te.

Se ti sembra importante che Oshoba, gli Oshofestival e Osho Times continuino a esistere, puoi fare una cosa molto semplice: dillo con i tuoi acquisti, dillo con la tua partecipazione agli eventi, dillo con il tuo abbonamento all’Osho Times. Sono cose che non si può dare per scontato che continuino a esistere domani... Noi certo vogliamo continuare in questa avventura, ma un po’ dipende anche da te.


Se acquisti i libri di Osho da Oshoba o presso i centri di Meditazione di Osho in Italia (come Osho Miasto) invece che in libreria o al centro commerciale, dai un diretto sostegno allo sviluppo in Italia di una visione che mette l’evoluzione dell’individuo al centro di tutto e permetti che tutto questo possa continuare ad esserci.

E come mi diceva un’amica l’altro giorno: “l’Osho Times deve continuare ad esistere, il mondo senza Osho Times sarebbe troppo brutto”.

Grazie per aver letto fin qui.
Ciao, Akarmo

oshobanews@oshoba.it

Nessun commento:

Posta un commento