sabato 19 maggio 2012

Vegetarian​o è meglio.. e l'etica naturale degli altri animali..

L'insegna storica del Circolo Vegetariano VV.TT.


Il movimento ecologista vegetariano è alla base di tutto ciò che tende alla purezza, alla libertà, alla giustizia ed alla felicità.  Il nostro motto è: “mens sana in corpore sano”.

Ricordo, tra l’altro, che il turbamento  legato allo squilibrio alimentare può portare con il passare del tempo disturbi fisiologici che si riversano immancabilmente nella sfera psicologica. Senza dimenticare che quasi tutto quel che ingeriamo, e principalmente la carne, subisce trasformazioni chimiche che ubbidiscono all’esigenza di conservare le scorte a lungo a scapito della qualità.

Un elemento deleterio, per la mente dei consumatori di carne, è la trasmissione delle emozioni negative vissute dagli animali tenuti in prigionia, il modo in cui gli animali vengono allevati. L’angustia dei luoghi dove vengono tenuti sin dalla nascita, per esempio, provocherebbe, stando a studi scientifici recenti, squilibri mentali all’animale con conseguenza anche su chi ne assume le carni.

Voglio inoltre menzionare il sorprendente numero di studiosi che nell’antichità hanno suggerito l’uso della dieta frugivora ammettendo il nutrimento a base di carne solo in casi specifici o per determinati scopi. Platone ad esempio la raccomandava solo ai guerrieri mentre Seneca faceva notare che fra i consumatori di carne sono i tiranni, gli assassini ed i cortigiani. Un’alimentazione più sana del resto potrebbe fare solo del bene alla società del nostro pianeta inquinato e violento. Nella storia dell’evoluzione dell’uomo, secondo gli anatomisti, c’è la prova dell’alternarsi dell’aggressività e mitezza nella natura umana, riscontrata nella compresenza di canini, tipici dei carnivori, e di incisivi e molari tipici dei frugivori.


Questo vuol dire che l’uomo è ‘passato’ attraverso varie esperienze alimentari nel corso dei millenni, per superare specifiche esigenze climatiche ed ambientali, ma l’eccezione non può mai divenire regola!

Bernard Shaw, a questo proposito, soleva affermare: “il mio stomaco non è un cimitero per animali”.
 
Diceva Lieh-tze: “L’aspetto umano non implica intelligenza umana e viceversa l’intelligenza umana non implica che si debba necessariamente avere un corpo umano”.

Volete una prova di questo detto? Leggete le due storie che seguono:

Un contadino seppellì vivi in giardino 4 gattini appena nati all’insaputa di mamma gatta. La gatta si mise subito cercarli. Individuato il punto in cui erano stati sepolti incominciò a scavare con le zampe, ma non riuscendovi andò a chiedere aiuto ad un grosso cane mastino. Il cane si mise a fiutare  e con le sue possenti zampe in breve liberò i gattini ancora in vita. Il contadino decise di tenerli.

Nel settembre del 1958 un cane terranova di nome Malakoff di un gioielliere parigino. I commessi che detestavano la bestiola decidono di annegarla. Uno di loro conduce il cane sulla riva della Senna, lega  una grossa pietra al collo all’animale e lo getta nel fiume. Ma l’uomo perde l’equilibrio, cade nell’acqua e non sa nuotare. Il cane riaffiora lottando strenuamente e salva anche l’uomo che voleva la sua morte.



Paolo D'Arpini


Esempio di solidarietà animale

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Di questo e simili temi se ne parlerà durante l'Incontro Collettivo Ecologista del solstizio estivo, che si tiene a Aprilia dal 22 al 24 giugno 2012. Programma qui: 
http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/post/2718386.html

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