mercoledì 21 dicembre 2011

2012, l'anno auspicioso della Vittoria di Spartaco - Parole e musica di Joe Fallisi

Sospeso nello spazio - Dipinto di Franco Farina
Una mattina mi sveglio all'improvviso e ho negli occhi quest'immagine: il compagno trace (salute, grande Spartaco!) è ritto a prua, il volto bagnato dalla brezza marina. Canta verso il cielo purissimo, e con lui tutto il popolo, mentre le ultime stelline sfiocano all'orizzonte che imporpora il sole. I pirati levantini hanno tenuto fede all'impegno, le navi solcano il mare verso le coste siciliane. La storia non è ancora scritta…


Compagni, già l’alba s’avvicina e il suo chiarore
la terra profila ai nostri occhi e al nostro cuore.

Le vele si gonfiano spingendoci lontano,
felici di bere il dolce vento antelucano.

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!


Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!


Nell’aere scintillano ancora i nostri brandi,
in fuga mettemmo il passato e i dì nefandi.

Oh Crasso, ripensa alla sconfitta nel Piceno,
impavidi sul suolo di Sicilia noi saremo.

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!

Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!


Oh Traci, fratelli Celti e voi cari Germani,
spezzammo da prodi le catene dei Romani.

Romani, contate ora dinnanzi su voi solo,
ne’ ludi, in guerra, nella pace e nel lavoro.

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!

Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!
Lavorerem per noi soltanto e per i nostri figli,
né schiavi, né servi, né padroni, né famigli!

Respira, o popolo dai ceppi liberato,
riprendi in mano la tua vita ed il tuo fato!

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!

Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!
Oh madre natura, cielo e terra ch’è di tutti,
cantiamo insieme navigando in mezzo ai flutti.

Le lagrime, le pene, il soffrir sono lontani.
Nel cuore l’aurora noi portiamo e il domani.

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!

Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!
Natura, oh madre numinosa, nel tuo seno
ristoro e nuove forze sempre troveremo.

Oh fiumi, oh monti, oh valli, oh laghi, oh mare, oh cielo,
la voce avete dell’amico più sincero.

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!

Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!
Eterni risplendono beati gli astri amici,
guidandoci in salvo verso lidi più felici.

Il cielo omniabbracciante a noi dona la luce,
in grembo all’avvenire il mare ci conduce.

Senza schiavi né padroni,
non più servi e sfruttatori,
non saremo mai più proni,
salutiamo i dì migliori!

Siamo uniti tutti quanti
nella vita e nella morte,
’l mondo nuovo è a noi davanti,
braccio e animo abbiam forte!
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Parole e musica di Joe Fallisi

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